PROLOGO

Negli ultimi mesi, inevitabilmente, siamo stati concentrati sulla vertenza interna. Ciononostante non abbiamo smesso, anche grazie al costante contributo di tutti voi, di porre attenzione a quel che riguarda lavoratrici e lavoratori, consapevoli che quanto avviene da noi è effetto delle politiche economiche, sociali e istituzionali definite a livello nazionale ed internazionale.

Abbiamo pensato di mandare delle comunicazioni a puntate per sottoporre all’attenzione di tutti alcune informazioni che chiariscono le prospettive che ci aspettano. Lo facciamo semplicemente mettendo in fila alcune notizie che a nostro avviso sono “naturalmente” connesse nel progetto di impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori per accrescere sempre più profitti e rendite. Questo anche perché le nostre testate giornalistiche, oltre che nascondere le notizie che evidenziano questi processi, soffrono di un congenito provincialismo che le porta a soffermarsi su scandali sessuali e beghe di palazzo piuttosto che evidenziare le decisioni ed i fatti che condizionano le nostre vite.

 

“Nella vita ci sono le cose vere e le cose supposte: le cose vere le mettiamo da parte per il momento… ma le supposte… dove le mettiamo le supposte?” (Totò)

 

Giovedì 13 giugno il Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale Agostino Ragosa (area Pd) è venuto avisitare ACI Informatica nell’ambito di un “Piano di Razionalizzazione dell’Infrastruttura ICT nella Pubblica Amministrazione” (che alleghiamo).

E’ un piano ambizioso, che si pone l’obiettivo di mettere mano a tutti i data center della PA, quindi anche al data center ACI cioè anche ad Aci Informatica.

Il piano è articolato in tre fasi: censimento di tutti i data center; analisi dei costi e ipotesi di risparmio; presentazione di un piano per “razionalizzare” i data center. L’intero piano dovrà essere definito entro settembre (cioè tra pochissimi mesi). Il governo emanerà un decreto attuativo entro i successivi tre mesi (quindi entro dicembre 2013).

E cosa prevedono le linee guida per la realizzazione del piano?

Intanto che alla stesura del piano stesso partecipino su un piano di parità anche aziende private (IBM, Cisco ecc.) che naturalmente hanno come primario interesse quello di acquisire nuove occasioni di profitto, foss’anche a scapito della finanza pubblica.

Poi la drastica riduzione dei Data Center della PP.AA., che si vuole ridurre dagli attuali stimati 4.000 a circa 40 (- 99 %!).

Infine la riduzione degli addetti alle infrastrutture ICT della Pubblica Amministrazione (cioè i lavoratori): si legge infatti nel documento che oggi si stima siano presenti un lavoratore ogni 1,7 server da portare allo stesso rapporto presente sul mercato (questo moloch sconosciuto e inafferrabile che governa le nostre vite) pari ad un addetto ogni 10-20 server.

Insomma come spesso accade, gli interventi di razionalizzazione nella Pubblica Amministrazione fanno rima con disoccupazione.

La nostra attenzione su questo problema deve essere massima.

Per noi è una nuova occasione per invitare le lavoratrici ed i lavoratori, a comunicarci ogni informazione utile, senza tema di ripetersi, seguendo tutti insieme con attenzione l’andamento di questi processi.

Sappiamo che solo le lavoratrici e i lavoratori possono garantire il proprio futuro e quindi che non va mai abbassata la guardia mantenendo alte l’attenzione e la capacità di mobilitazione anche nei riguardi di questa “Spending Review dell’ICT”.

La Spending Review sembra un argomento non più al centro dell’attenzione dei mass media ma questo vuole forse dire che è cambiata la politica di austerity dei nostri governanti?

 

 

Alla prossima supposta per trovare qualche risposta….

 

Lavoratrici e Lavoratori Autorganizzati ACI Informatica

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