Correva l’anno 1987
-
Robert “Budd” Dwyer, un politico statunitense, viene accusato di aver accettato tangenti per pilotare un appalto. Nonostante il rinvio a giudizio, Dwyer nega ogni accusa, dichiarandosi innocente. I procuratori cercano un accordo in cambio di una pena più lieve ma Dwyer rifiuta. Nella settimana prima della condanna, ottiene la possibilità di indire una conferenza stampa in cambio delle dimissioni dal dipartimento del tesoro. Accusa il sistema di giustizia penale, si dichiara contrario alla pena di morte ed estrae da una busta un revolver 357 Magnum. "Per favore, lasciate la stanza se questo vi può turbare" sono state le sue ultime parole, prima di infilarsi la pistola in bocca e fare fuoco. Una morte sul colpo in diretta televisiva.
-
Il disastro della motonave gassiera Elisabetta Montanari fu un incidente sul lavoro, con conseguenze tragiche, che avvenne il 13 marzo 1987 a Ravenna. L'evento fu scatenato da un incendio in una stiva: le esalazioni della combustione causarono la morte per asfissia di 13 operai impegnati nel cantiere di manutenzione. Fu una tragedia annunciata. Si lavorava infatti in condizioni disumane in assenza di norme sulla sicurezza: dieci ore al giorno, otto il sabato e cinque la domenica. Senza protezioni in spazi dove si respirava con difficoltà. Un incendio scoppiò già qualche giorno prima e già quella volta poteva finire in disgrazia: il caposquadra spense le fiamme con un estintore ad acqua e l' episodio finì nel silenzio.
-
Megalomane con il culto di Napoleone Bonaparte, nel 1966 Jean-Bédel Bokassa prende il potere con un colpo di stato e abolisce la Costituzione. Nel 1972 si autoproclama Presidente a vita e nel 1977 "Imperatore del Centrafrica, apostolo della pace e servitore di Cristo", con il nome di Bokassa I. Per i festeggiamenti della sua incoronazione sperpera circa 20 milioni di dollari (metà del bilancio annuale statale). Bokassa giudica personalmente i dissidenti e partecipa direttamente alle torture e alle esecuzioni. Continua a dilapidare per le sue esigenze personali anche i prestiti stranieri che vengono erogati per la popolazione sconvolta dalla siccità e dalle carestie. Nonostante la sua ferocia, trova il supporto del presidente francese Valery Giscard d'Estaing (aiuti finanziari e militari in cambio dello sfruttamento di uranio e delle riserve di caccia grossa) fino al 1979 quando la Francia decide (dopo 13 anni di follia) di appoggiare il golpe dell'ex presidente Dacko. Bokassa trova rifugio prima in Libia poi in Costa d'Avorio e infine in Francia. Nel 1986 tenta il ritorno in patria ma l'operazione fallisce, viene arrestato e poi (nel 1987) condannato per alto tradimento, assassinio e cannibalismo.
-
Quando Sankara diventa presidente dell’Alto Volta, (un paese africano poverissimo, tasso di mortalità infantile del 18,7%, tasso di alfabetizzazione al 2%, speranza di vita di soli 44 anni, un medico ogni 50.000 abitanti) compie una vera rivoluzione. Campagne di alfabetizzazione e di vaccinazione capillare, campagne di rimboschimento, ridistribuzione delle terre ai contadini, soppressione delle imposte agricole. Vuole fornire 10 litri di acqua a ogni abitante, togliendola alle multinazionali francesi o statunitensi. Migliora la vita nelle campagne e assegna a numerose donne ministeri e cariche militari. E’ uno dei primi a combattere contro l'AIDS, incoraggiando l’uso dei preservativi. Abolisce la poligamia e vieta l'infibulazione. Ribattezza il paese Burkina Faso, “la terra degli uomini integri”. Sankara invita i Paesi africani a non pagare il debito estero (“Quelli che ci hanno prestato il denaro sono gli stessi che ci hanno colonizzati, che hanno gestito le nostre economie, che ci hanno indebitato. Noi siamo estranei alla creazione di questo debito”). Per l’occidente è un pericoloso esempio, da annientare. Il 15 ottobre Sankara viene ucciso in un colpo di Stato organizzato da Blaise Compaoré con l'appoggio di Francia, Usa e militari liberiani.
-
Il 19 ottobre il Dow Jones perde oltre il 22%, il peggior risultato della storia, quasi il doppio del secondo peggiore, quello del 28 ottobre 1929. Verrà ricordato come il lunedì nero delle Borse Mondiali: Hong Kong -45,8%, Australia -41,8%, Madrid -31%, Londra -26,4%. Dopo quella giornata le borse corrono ai ripari e in tutti i principali mercati viene introdotta la sospensione dei titoli per eccesso di ribasso. Anche per questo, probabilmente, da allora le giornate più nere dei mercati non perderanno mai oltre il 7-8%. Il mercato americano impiegherà due anni a riagguantare e superare i livelli precrisi. 58 anni prima la Borsa impiegò un quarto di secolo prima di rivedere i livelli del 1929.
-
L'8 dicembre un camion delle Forze di Difesa Israeliane (FDI) colpisce due furgoni che trasportano operai di Gaza a Jabaliyya, un campo profughi da 60.000 persone. Quattro operai muoiono all'istante. La rabbia esplode a Jabaliyya e scoppia la rivolta, durante la quale centinaia di persone bruciano pneumatici e attaccano le FDI di turno nella zona. La rivolta si espande ad altri campi profughi palestinesi e infine a Gerusalemme. E’ la prima intifada (che in arabo significa "sussulto" “rivolta”), una sollevazione palestinese che si espresse in diverse forme, incluse la disobbedienza civile, gli scioperi generali, il boicottaggio di prodotti israeliani, i graffiti e le barricate. Ma saranno i lanci di pietre da parte dei giovani contro le ben armate FDI che porteranno all'intifada notorietà internazionale.