Siamo la Rappresentanza Sindacale Unitaria di “Aci Informatica S.p.a.” un’azienda metalmeccanica di Roma di circa 500 dipendenti di proprietà al 100% di ACI (Automobile Club d’Italia). “Aci Informatica S.p.a.” è una società che opera “in house” di ACI mediante una convenzione che regola le modalità di affidamento diretto delle attività inerenti la gestione completa del sistema informatico e telematico di ACI. In particolare Aci Informatica, per conto di ACI, si occupa di fornire servizi di tipo integrato gestendone il processo completo: dalla progettazione, alla realizzazione, alla gestione dell’esercizio, compresa l’assistenza ed il call-center. Per la peculiarità dell’attività che svolge, Aci Informatica non solo eroga dei servizi ai cittadini come la gestione del Pubblico Registro Automobilistico e delle Tasse automobilistiche, ma gestisce anche i corrispondenti dati sensibili sui quali vengono effettuate, ad esempio, lavorazioni per le indagini sulla criminalità organizzata (SCICO, DIA, DNA) e per il recupero dell’evasione fiscale.
Il recente decreto legge n°95/2012 (“spending review”) varato dal Governo (e attualmente in discussione al Senato come DDL n°3396 per la sua conversione) prevede all’art.4 comma 1 che:
“1. Nei confronti delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni […] si procede, alternativamente:
a) allo scioglimento della società entro il 31 dicembre 2013;
b) all’alienazione, con procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore del presente decreto entro il 30 giugno 2013 […]”.
Tale disposizione, se approvata, avrebbe pesantissime ripercussioni occupazionali su migliaia di lavoratrici e lavoratori (secondo una stima de Il Sole24Ore oltre 20.000) fra i quali i 500 dipendenti, con relative famiglie, di Aci Informatica (professionalità altamente qualificate e specializzate).
Un elemento rilevante in ambito di “spending review” è che ACI è un “ente pubblico non economico” che non fa parte delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ed opera in completa autonomia dal punto di vista economico e finanziario, non gravando affatto sul bilancio consolidato dello Stato. Pertanto, con la liquidazione di Aci Informatica non si realizzerebbe alcun risparmio sulla spesa pubblica.
Riteniamo inoltre che l’affidamento dei servizi informatici, telematici e di alta innovazione tecnologica mediante gara di appalto (anziché diretto mediante la gestione “in house”) provochi un aumento dei costi per l’ACI stesso come dimostrato, ad esempio, dalla realizzazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di ACI Informatica della rete telematica delle delegazioni (circa 1400 punti su tutto il territorio nazionale) autorizzata da DigitPA (Autorità per l’informatica nella Pubblica amministrazione ex CNIPA) giacché il costo così ottenuto è risultato inferiore di circa il 30% rispetto al prezzo minimo indicato dalla stessa DigitPA per la realizzazione dello stesso servizio su SPC (Sistema Pubblico di Connettività ex RUPA).
Pertanto l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Aci Informatica, a tutela del proprio posto di lavoro e nell’interesse dei cittadini chiede lo stralcio del citato articolo 4 del D.L. 95/12 e, a sostegno di ciò indice un
Presidio al Senato (piazza delle Cinque Lune)
Martedì 17 luglio 2012 dalle ore 9
Rappresentanza Sindacale Unitaria ACI Informatica tel. 06/52999781 oppure 3483511714
Bartalini Bigi Laura Bevilacqua Stefano Caporello Barbara Caruso Paola
D’Alonzo Silvana Gargano Cesare Giorgi Marco Liberi Marco
Paolucci Marco Tomassi Pier Paolo