L’articolo 4 del decreto legge 95/2012 (spending review) prevede la cessione o la liquidazione delle società cosiddette in house della pubblica amministrazione, fra le quali rientra ACI Informatica, con pesanti ripercussioni sul piano occupazionale. Neppure la relazione tecnica del governo indica quante aziende e soprattutto quante lavoratrici e lavoratori sarebbero coinvolti da tale norma però stime di diversi soggetti indicano un numero variabile da oltre 20.000 a 100.000 persone. Numeri dietro cui si nasconde la realtà di uomini e donne e delle loro famiglie che si troverebbero senza più un salario e dunque senza la fonte essenziale di sostentamento.

Per rispondere a questo grave attacco le lavoratrici ed i lavoratori di ACI Informatica hanno avviato un percorso di lotta che ha già visto un primo importante momento di mobilitazione nel presidio svolto il 17 luglio scorso a piazza delle Cinque Lune nei pressi del Senato della Repubblica.

Nel corso di quel presidio vari Senatori – Vita, Passoni, Pedica, Nerozzi, Ghedini, Giaretta – hanno dichiarato di condividere le nostre preoccupazioni. Tanto che il Senatore Pedica ha chiesto la parola in aula rappresentando e sostenendo le nostre rivendicazioni. Al contempo uno dei relatori della legge alla commissione Bilancio, il Sen. Giaretta, si è impegnato a lavorare per modificare la norma alfine di circoscrivere le realtà della pubblica amministrazione interessate dal decreto attraverso l’individuazione di criteri (efficienza ed efficacia) e ad individuare forme di tutela per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.

Nello specifico vogliamo inoltre sottolineare che il nostro azionista (ACI) è un “ente pubblico non economico” che non fa parte delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ed opera in completa autonomia dal punto di vista economico e finanziario, non gravando affatto sul bilancio consolidato dello Stato. Pertanto, con la liquidazione di Aci Informatica non si realizzerebbe alcun risparmio sulla spesa pubblica.

Riteniamo inoltre che l’affidamento dei servizi informatici, telematici e di alta innovazione tecnologica mediante gara di appalto (anziché diretto mediante la gestione “in house”) provochi un aumento dei costi per l’ACI stesso come dimostrato, ad esempio, dalla realizzazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di ACI Informatica della rete telematica delle delegazioni (circa 1400 punti su tutto il territorio nazionale) autorizzata da DigitPA (Autorità per l’informatica nella Pubblica amministrazione ex CNIPA) giacché il costo così ottenuto è risultato inferiore di circa il 30% rispetto al prezzo minimo indicato dalla stessa DigitPA per la realizzazione dello stesso servizio su SPC (Sistema Pubblico di Connettività ex RUPA). Sottolineiamo inoltre che da oltre 35 anni gestiamo i ricavi per Stato, Regioni e Province e i corrispondenti dati sensibili dei cittadini stessi – che hanno rilevanza sia sul piano civile che penale – con la massima diligenza e cura.

Alla luce di tutto ciò per proseguire il percorso di lotta avviato, le lavoratrici ed i lavoratori di ACI Informatica saranno presenti a piazza delle Cinque Lune nei pressi del Senato della Repubblica da lunedì 23 luglio e per il tempo di discussione e votazione della conversione del decreto legge.

Invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori delle altre società coinvolte a partecipare al presidio o a costruire proprie autonome iniziative di lotta.

Invitiamo, infine, i mezzi d’informazione a venire in piazza per conoscere la nostra realtà umana, lavorativa e di lotta.

PRESIDIO SOTTO IL SENATO

A PARTIRE DALLE ORE 9.00

DI LUNEDI’ 23 LUGLIO 2012

(piazza delle Cinque Lune)

Per permettere la partecipazione al presidio di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Aci Informatica viene indetto uno

SCIOPERO INTERA GIORNATA

LUNEDI’ 23 LUGLIO 2012

PER TUTTO IL PERSONALE TURNISTA E NON TURNISTA

Alleghiamo il dossier di Aci Informatica che può essere diffuso a tutti i contatti che ci possono essere utili.

La RSU 19 luglio 2012

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