DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 12 aprile 2017. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.
La seduta comincia alle 14.30.
Michele Pompeo META, presidente, ricorda che, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche mediante la trasmissione attraverso l’impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l’attivazione del circuito.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 12 aprile 2017. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.
La seduta comincia alle 15.
Schema di decreto legislativo recante razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico.
Atto n. 392.
(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame dello schema di decreto all’ordine del giorno, rinviato nella seduta del 6 aprile 2017.
Michele Pompeo META, presidente, come richiesto, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Michele Pompeo META, presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 6 aprile ha svolto la relazione introduttiva, peraltro anticipata per le vie brevi ai membri della Commissione. Nel ricordare che il termine per l’espressione del parere è fissato al 29 aprile 2017, avverte che, pur risultando già espresso, non è ancora pervenuto il previsto parere del Consiglio di Stato né è stato acquisto il parere della Conferenza unificata. Pertanto la Commissione non è allo stato nelle condizioni di pronunciarsi definitivamente.
Arianna SPESSOTTO (M5S) esprime perplessità sull’effettivo rispetto dei criteri di delega da parte del legislatore delegato. Rileva infatti come non si realizzi né la prevista riduzione dei costi per l’amministrazione, né risparmi sul versante dell’utenza né, tantomeno, una riorganizzazione delle strutture deputate a rendere il servizio ai cittadini.
Quanto all’aspetto delle risorse, basta ricordare che la tariffa unica, il cui importo sarà fissato da un decreto interministeriale, potrà essere non inferiore a quello attuale e l’imposta di bollo dovrà garantire i medesimi effetti finanziari.
Con riguardo alle strutture coinvolte, è di tutta evidenza che non si vuole procedere ad alcuna riorganizzazione, che sarebbe invece stata opportuna per raggiungere l’obiettivo di trasferire funzioni al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tutelando, comunque, il personale attualmente in forza all’Automobile club italiano (ACI) addetto alle mansioni che esso continua a svolgere.
Sarebbe stato dunque auspicabile superare l’attuale esistenza di due database e provvedere alla creazione di un unico archivio telematico a consultazione gratuita. Peraltro, tali critiche sono state espresse, prima, dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato nella segnalazione del 6 febbraio 2017 e, da ultimo, nel parere reso dal Consiglio di Stato che sarà a breve formalmente trasmesso alla Commissione.
Conclude evidenziando alcuni dubbi riguardanti specifici contenuti del provvedimento.
In primo luogo, la formulazione della lettera a) dell’articolo 2, comma 1 suscita dubbi sulla possibilità di avanzare istanza per il rilascio del documento anche presso gli sportelli telematici dell’automobilista eventualmente presenti presso le delegazioni ACI e presso le agenzie, non essendo essi menzionati dalla disposizione.
Ugualmente, la nuova formulazione dell’articolo 103 del Codice della strada genera perplessità circa la sua effettiva funzione di coordinamento formale, apparendo invece costituire un intervento di carattere sostanziale, per di più facilitando la cosiddetta estero vestizione dei veicoli e l’esportazione illecita di rifiuti.
Sandro BIASOTTI (FI-PdL), rimarcando preliminarmente la piena condivisione delle finalità che il provvedimento era chiamato a realizzare, osserva come di esse non vi sia traccia nel testo trasmesso alla Commissione. L’esigenza di un metodo di archiviazione unificato è stato infatti tradotto in una ulteriore duplicazione di database, con il prevedibile effetto di costringere la Motorizzazione civile ad impegnarsi in una dispendiosa attività di implementazione del proprio archivio che produrrà in uno o due anni un sistema di dimensioni così mostruose da risultare ingestibile e, alla fine, sostanzialmente simile a quello che l’ACI già gestisce oggi.
Viene da chiedersi il senso di questa operazione, che peraltro penalizza una struttura che funziona bene quale l’ACI, che gode della fiducia degli utenti che infatti la preferiscono – nel rapporto di mille ad uno – rispetto agli uffici della motorizzazione.
Mario TULLO (PD) ritiene che l’esame del provvedimento richieda lo svolgimento di una mirata attività istruttoria che possa consentire di approfondire le delicate tematiche che l’articolato affronta. A tal fine, anche in ragione dei tempi di lavoro concretamente disponibili per il lavoro della Commissione, propone di avvalersi dei contributi e del materiale che sarà acquisito dalla omologa Commissione del Senato, che ha già deliberato un breve ciclo di audizioni.
Quanto al merito, giudica meritevoli di attenzione le riflessioni critiche formulate, dichiarando la disponibilità del suo gruppo ad includerle nel parere finale.
Ivan CATALANO (CI) intende evidenziare come il testo, pur rispondendo in modo insoddisfacente agli obiettivi indicati nella legge delega, nonché in un più risalente emendamento approvato nel corso dell’esame della legge di stabilità per il 2015 volto alla sostanziale abolizione del PRA – rappresenti un passo positivo, in quanto orientato alla progressiva unificazione degli archivi automobilistici.
Tale risultato consentirà all’Italia di superare un’anomalia singolare nel panorama europeo, oggetto di critiche anche nella citata segnalazione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, senza peraltro recare un vero pregiudizio alla sostenibilità economica e finanziaria dell’ACI, che tuttavia viene stimolata ad orientare il suo business accentuando il profilo privatistico della sua attività.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) concordando con i rilievi critici espressi dai colleghi, invita la Commissione ad acquisire i necessari elementi istruttori mediante audizioni e attraverso un’attenta lettura delle riserve formulate nel parere che il Consiglio di Stato ha adottato nell’Adunanza della Commissione speciale del 28 marzo 2017.
Si chiede, peraltro, se l’obiettivo di efficientamento ed implementazione dell’archivio gestito dalla Motorizzazione abbia reali possibilità di essere conseguito, dal momento che la struttura in questione non sembra inserita in un quadro di investimenti volti alla sua modernizzazione, come emblematicamente dimostrato dal fatto che taluni versamenti possono essere ancora effettuati esclusivamente mediante il bollettino postale, e non con altri metodi di pagamento più recenti.
«Ritiene che gli obiettivi di efficientamento e implementazione della Pubblica Amministrazione possano essere meglio perseguiti con l’attuale sistema relativo alla gestione del certificato di proprietà digitale già consolidato, piuttosto che aspettare due anni per un nuovo sviluppo che dovrebbe essere fatto dalla Motorizzazione.
Segnala, inoltre, che il modello previsto dal decreto in esame obbligherebbe nei fatti il pagamento solo tramite bollettino postale, diversamente dalla situazione attuale che contempla la possibilità di utilizzare modalità di pagamento diverse.».
Vincenzo GAROFALO (AP-CpE-NCD) interviene per condividere il ragionamento critico espresso dai colleghi in ordine alle finalità del provvedimento ed agli strumenti adottati per la loro realizzazione. Appoggia pertanto la richiesta di svolgere un breve ciclo di audizioni, eventualmente procedendo congiuntamente con l’omologa Commissione dell’altro ramo del Parlamento.
Emiliano MINNUCCI (PD) nell’associarsi alla richiesta di svolgere le audizioni dei soggetti interessati, invita a valutare anche l’opportunità di acquisire il punto di vista dei soggetti rappresentativi dei lavoratori degli enti coinvolti. Giudica infatti importante valutare il provvedimento alla luce degli obiettivi espressi dalla norma di delega concernenti la riduzione dei costi, i risparmi nonché la riorganizzazione delle amministrazioni interessate alla luce del criterio – anch’esso recato dalla legge di delegazione – della previa valutazione della sostenibilità organizzativa ed economica dell’intervento.
Si riferisce quindi all’esigenza di tutelare realtà lavorative di dimensioni non trascurabili e che risultano efficienti, quali i lavoratori di ACI informatica, il cui prodotto è giudicato universalmente di ottimo livello.
Michele Pompeo META, presidente e relatore,precisa di aver assunto le funzioni di relatore nella consapevolezza delle problematiche del provvedimento nei suoi risvolti amministrativi, economici e nelle sue ricadute occupazionali, proprio in una logica di garanzia del più ampio dibattito e di cooperazione nell’espletamento della funzione consultiva della Commissione.
Ricorda come, già in una passata occasione, sia pure risalente a due lustri or sono, questa Commissione ha dimostrato di saper coniugare le esigenze di modernizzazione del settore con quelle di tutela degli addetti al settore medesimo.
Quanto alle richieste istruttorie avanzate, nel demandare le opportune decisioni alla riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, si limita ad osservare le difficoltà legate ai tempi ristretti a disposizione della Commissione, nonché al prossimo calendario dei lavori parlamentari che potrebbe non assicurare una presenza adeguata dei commissari alle sedute dedicate alle audizioni, eventualmente da organizzare congiuntamente con l’omologa Commissione del Senato. Diversamente, le esigenze di approfondimento potrebbero essere – a suo avviso – adeguatamente soddisfatte acquisendo da quest’ultima ogni esito istruttorio derivante dall’attività conoscitiva da essa deliberata.
Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO desidera preliminarmente depositare una nota recante elementi di chiarimento riferiti ad alcuni quesiti formulati nella relazione introduttiva dal presidente Meta (vedi allegato 7).
Nel prendere atto delle riflessioni, anche di contenuto critico, emerse nel corso del dibattito ed in parte anche condivisibili nel merito, rimarca come la delicatezza delle tematiche in oggetto discenda in misura non trascurabile dall’intreccio di competenze ministeriali, nell’ambito delle quali un ruolo rilevante è stato assunto dal Ministero dell’economia e delle finanze.
La seduta termina alle 15.20.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.25.