1993
Cambiano i vertici aziendali, il nuovo management si insedia durante le trattative per il rinnovo del contratto integrativo e la vertenza deve praticamente ripartire daccapo e in un clima molto teso, con il tentativo di cancellare le relazioni sindacali esistenti fino ad allora.
Il quinto contratto integrativo aziendale viene comunque firmato, con aumento sensibile della retribuzione diretta (superminimo aziendale +55%, premio annuo +60%, anzianità di livello +20%, indennità di sala macchine +100%, indennità turno +25%), l’istituzione di una assistenza sanitaria, il ripristino del check-up istituito nel 1980, l’aumento della percentuale di dipendenti in parttime, l’aumento delle ore di assemblea e del monte ore di permessi sindacali.
Di lì a qualche mese la firma degli accordi di luglio del 1993 tra sindacati e confindustria vieteranno di contrattare aziendalmente aumenti diretti in busta paga. Un pesante macigno per la contrattazione successiva.