Negli ultimi mesi, inevitabilmente, siamo stati concentrati sulla vertenza interna. Ciononostante non abbiamo smesso, anche grazie al costante contributo di tutti voi, di porre attenzione a quel che riguarda lavoratrici e lavoratori, consapevoli che quanto avviene da noi è effetto delle politiche economiche, sociali e istituzionali definite a livello nazionale ed internazionale.
Abbiamo pensato di mandare delle comunicazioni a puntate per sottoporre all’attenzione di tutti alcune informazioni che chiariscono le prospettive che ci aspettano. Lo facciamo semplicemente mettendo in fila alcune notizie che a nostro avviso sono “naturalmente” connesse nel progetto di impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori per accrescere sempre più profitti e rendite. Questo anche perché le nostre testate giornalistiche, oltre che nascondere le notizie che evidenziano questi processi, soffrono di un congenito provincialismo che le porta a soffermarsi su scandali sessuali e beghe di palazzo piuttosto che evidenziare le decisioni ed i fatti che condizionano le nostre vite.
“Nella vita ci sono le cose vere e le cose supposte: le cose vere le mettiamo da parte per il momento… ma le supposte… dove le mettiamo le supposte?” (Totò)
Nella precedente supposta avevamo sviluppato alcune considerazioni sulle politiche economiche che caratterizzano l’attuale fase di crisi, oggi vogliamo porre l’attenzione su alcune sentenze che, seppur in modo diverso, interessano lavoratrici e lavoratori.Ancora Atesia: la Corte d’Appello di Roma sezione lavoro ha emesso la sentenza in merito al licenziamento operato da Atesia il 22 luglio 2005 contro Valerio, Riccardo e Mariella membri del Collettivo PrecariAtesia, disponendo che tale licenziamento è illegittimo e dunque riconoscendo la subordinazione del rapporto di lavoro con conseguente riconoscimento del contratto a tempo indeterminato part time III livello dal momento della loro assunzione (avvenuta con co.co.co. o co.pro.) fino ad oggi, con risarcimento di 5 mensilità (??). (allegato “sentenza appello atesia valerio riccardo mariella”)Ma naturalmente in questi anni si sono succeduti una serie di provvedimenti legislativi volti a proteggere i padroni alla Tripi o comunque a ridurre per loro l’impatto economico relativo al risanamento della loro illegalità nella gestione dei rapporti di lavoro (a tutto danno di lavoratrici e lavoratori): basti qui ricordare le norme presenti nella finanziaria del governo Prodi nel 2006 specificamente emanate contro la lotta del Collettivo PrecariAtesia, il provvedimento del novembre 2010 del governo Berlusconi noto come “Collegato lavoro” con l’articolo 50 “dedicato” alle cause Atesia fino alla recente riforma Fornero del governo Monti.Ancora Spending Review: la Corte Costituzionale con la sentenza n. 229 emessa il 16/7 e depositata il 23/7/2013 in merito all’Art. 4, c. 1°, 2°, 3°, 3° sexies , 4°, 5°, 6°, 7°, 8°, 8° bis, 9°, 10°, 11°, 12°, 13° e 14° del decreto legge 06/07/2012, n. 95, convertito con modificazioni in legge 07/08/2012, n. 135 ha disposto l’incostituzionalità dell’art. 4 commi 1, 2, 3, secondo periodo, 3-sexies ed 8 per quanto riguarda l’applicabilità alle Regioni. (allegato)
Nel leggere la memoria difensiva del governo si resta colpiti dal fatto che in nessun punto si fa riferimento all’articolo 4 come strumento di riduzione della spesa pubblica ma si insiste unicamente sulla volontà di privatizzazione delle imprese a capitale pubblico. Del resto mentre la Corte Costituzionale e la Corte dei Conti con ripetute sentenze negli ultimi mesi hanno di fatto smantellato molto del provvedimento noto come Spending Review, in questi stessi giorni il governo Letta ha nominato un nuovo supercommissario alla Spending Review (peraltro con lauto stipendio a carico dello Stato, dunque dei lavoratori in quanto principali contribuenti, alla faccia dei tagli di spesa) da cui in autunno non potremmo aspettarci nulla di buono. E a Genova il comune cerca di privatizzare le imprese di sua proprietà con forte opposizione dei lavoratori (allegato “lavoratori pa genova”). Con questa supposta sospendiamo le pubblicazioni per riprenderle a inizio settembre. Buone vacanze a chi le deve fare e a chi le ha già fatte!
p.s.: in precedenti supposte abbiamo parlato della sentenza della Corte Costituzionale sull’art.19 dello Statuto dei Lavoratori pertanto alleghiamo qui le motivazioni depositate il 23/07/2013 (allegato “Corte Cost S231-2013_art19_statuto-dei-lavoratori”)
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Alla prossima supposta per trovare qualche risposta….
Lavoratrici e Lavoratori Autorganizzati ACI Informatica