La Spending Review (decreto legge 95/2012) è una manovra recessiva che prevede:
– taglio dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione;
– devastazione della sanità pubblica;
– riduzione del personale della pubblica amministrazione;
– taglio ai salari di lavoratrici e lavoratori;
– licenziamento dei dipendenti delle aziende private che lavorano per la pubblica amministrazione
Infatti il comma 1 dell’articolo 4 del decreto, recita testualmente:
“1. Nei confronti delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, che abbiano conseguito nell’anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90 per cento, si procede, alternativamente:
a) allo scioglimento della società entro il 31 dicembre 2013;
b) all’alienazione, con procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore del presente decreto entro il 30 giugno 2013 ed alla contestuale assegnazione del servizio per cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2014.”
Le conseguenze di questo intervento sono devastanti. Il Governo, nella Relazione che accompagna il decreto, parla di 24.000 dipendenti pubblici licenziati (ma temiamo che siano numeri ben più consistenti come accaduto per gli esodati), mentre per le società in house il decreto non specifica quante lavoratrici e lavoratori ne subiranno le conseguenze (cioè non specifica quanti perderanno il proprio posto di lavoro!). Il Sole 24 Ore parla di 400/500 aziende da liquidare o alienare e di oltre 20.000 dipendenti a rischio licenziamento. La gravità di questo provvedimento è dunque sotto gli occhi di tutti.
Un provvedimento che “riesce” contemporaneamente a licenziare lavoratori e lavoratrici nel pubblico e nel privato, a negare importanti servizi dello stato (sanità, scuola, università) e degli enti locali (trasporti pubblici, sicurezza delle scuole, assistenza sociale) e tutto ciò per risparmi sul bilancio pubblico che neppure la relazione tecnica del governo riesce a quantificare. Ma allora qual è il vero scopo di tutto ciò? forse semplicemente impoverire la popolazione per favorire i progetti di sfruttamento del capitale finanziario e degli speculatori di ogni risma. Del resto Monti lavorava per la Goldman Sachs banca d’affari americana fra le principali responsabili della speculazione sui debiti degli Stati europei.
Riteniamo che di fronte a questo intervento non si possa stare a guardare.
Per questo abbiamo deciso di attivare una serie di strumenti per far conoscere il contenuto criminale del provvedimento, con l’auspicio che la consapevolezza al riguardo si diffonda il più largamente possibile, anche per contrastare il tentativo di far passare sotto silenzio il disegno governativo.
Noi siamo dipendenti di Aci Informatica, una delle società interessate dal provvedimento. La nostra azienda occupa circa 500 dipendenti, cioè circa 500 famiglie che rischiano seriamente di vedere azzerate le proprie condizioni di vita.
Perciò pensiamo sia necessario attivare una mobilitazione di lavoratrici e lavoratori contro il decreto legge, l’unico modo efficace per contrastarlo. Ma per quanto detto prima riteniamo sia interesse di tutte le classi meno agiate mobilitarsi contro questo decreto. In questo senso il tempo è tiranno, visto il tentativo del Governo di procedere speditamente alla sua approvazione entro il 3 agosto. Per questo noi saremo in presidio al Senato (dove il provvedimento è in discussione) già da martedì 17 luglio.
L’auspicio è che anche altre realtà, singoli o singole, coinvolte direttamente o indirettamente dal provvedimento, producano iniziative di mobilitazione.
Per questo invitiamo a contattarci in qualunque forma per avere informazioni o offrire il proprio contributo, a venire in piazza per mobilitarci insieme e a contribuire autonomamente alle iniziative di lotta.
Per qualunque informazione
www.autorganizzati.org | Tel. 0652999781 o 3483511714
Mail: rsu@informatica.aci.it / info@autorganizzati.org
http://www.facebook.com/licenziamenti.espendingreview
http://twitter.com/nospendreview